giovedì 31 luglio 2014

Su, gioca tu col Cosoball.



Qui è dove vi spiego perché il CosoBall andava bene negli anni '80 e adesso invece no.

Qualche giorno fa sono andata a fare la spesa con mia madre e, siccome sono una bambina tendenzialmente brava (al massimo ti chiedo di comprare broccoli, cipolle e aglio), il regalino se l'è preso lei. 
Ovviamente spacciandolo per un bellissimo presente per me.

E' successo che eravamo alle casse e all'improvviso si è illuminata, come se avesse incontrato un amico che non vedeva dalle elementari.
E invece era lui, il Cosoball.

- Noooo, non ci credo! Ali, questo è un gioco bellissimo di quando la mamma era piccola! Prendiamolo: vedrai che ti piacerà un sacco.

Certo. 
Un cilindretto azzurro con accanto un tubetto come di pasta d'acciughe, però rosso. 
Come no.

In macchina le era venuta una strana allegria e per tutto il tragitto fino a casa non smetteva di cantare "Con Cosoball ci puoi giocare - Cosoball - e tante cose da inventare - Cosoball - ci puoi far robe divertenti - Cosoball - mille colori differenti, su gioca un po' con Cosoball!" ovviamente facendomi l'occhiolino dallo specchietto retrovisore.

Una volta a casa e sistemata la spesa in frigo, abbiamo aperto il tubetto delle meraviglie. No, non se lo ricordava così colloso. E appiccicoso. E denso. No.

Dopo essere riuscita a metterne un po' sul cilindretto, ha soffiato. La cosa allora si è gonfiata, rivelando una consistenza estremamente delicata. 
Ne è risultata una specie di fagiolo informe, pieno di venature, praticamente un rene.

Me lo ha consegnato tutta soddisfatta e ha provato a soffiare altre ball. 
Sono venuti fuori un cuore (intendo proprio il muscolo) e un fegato.

Mentre giocavamo senza troppa convinzione con i nostri organi interni, ho capito che quella puzza attanagliante, quell'odore chimico, proveniva proprio dal Cosoball. 

- Mamma, ma questo coso puzza.
- Ma no amore, è il suo odore caratteristico!


Ecco, chiariamoci. 
Questo "odore caratteristico" andava bene per voi, bambini degli anni '80, che vi sniffavate i Paciocchini (che sapevano davvero di culo di bambino) o gli Exogini, per voi, che vi sballavate con la Coccoina, che quando giocavate con il Didò profumavate di pseudomelaverde per settimane. Adesso il Didò non profuma più, un motivo ci sarà, no?
E il succo Billy, come mai non c'è più negli scaffali, secondo voi?

Dopo due passaggi, le palle di Cosoball si sono afflosciate come la mia voglia di giocarci e mi sono ritrovata in mano una roba puzzolente e piena di bollicine.

- Mamma, a me sto gioco non piace.

 E niente, archiviato il Cosoball.

Che poi adesso è tornato anche il Tamagochi. Pensate che appeal può avere un cuccioloso ammasso di pixel per noi bambini del primo decennio del nuovo millennio, abituati a giocare con l'iPad ancor prima di cominciare a gattonare!

Ma io sono convinta che il Tamagochi spopolerà, acquistato in massa da tutti i genitori che vogliono vedere se stavolta, dopo 20 anni, riusciranno a farlo campare.

Io che gioco con un fegato.


1 commento:

  1. Ahahahaha come ho letto della notizia del Tamagochi ho pensato proprio "Ora lo scarico, vediamo se riesco a farlo campare"...poi ho letto al tua frase finale!

    Evviva le nostre infanzie...a me l'odore chimico di CosoBall manca tanto...

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